Una realtà a rischio. E tutte le domande a cui la politica non risponde
La casa delle donne Lucha y Siesta è un luogo materiale e simbolico che ospita da sedici anni un centro antiviolenza, una casa di accoglienza per donne e minori e pratiche culturali femministe e transfemministe nell’ex stabile Atac in via Lucio Sestio 10 a Roma.
Una realtà cruciale per la città e per la lotta alla violenza sulle donne, punto di riferimento per una comunità di diritti che rischia di scomparire. Per sempre.
Perché, se mancano le case rifugio e i centri antiviolenza, fermare un’esperienza del genere? Perché non salvaguardare una storia, esperienze e pratiche? E dove andranno le donne che ora sono accolte nelle case rifugio, dati i posti insufficienti a Roma? Che tipo di realtà parteciperanno al bando, quale sarà il carattere di una supposta nuova struttura? Avremmo voluto porre queste domande alla Regione Lazio.
Abbiamo contattato, e a lungo atteso, il presidente Francesco Rocca. Non siamo state ricevute. Abbiamo provato a chiedere risposte all’assessora al sociale Simona Renata Baldassarre, la cui delibera affida la gestione dell’immobile tramite avviso pubblico. Non siamo state ricevute.
“Diamo Lucha alla città” è un FuoriPorta di Federica Rossi e Ilenia Polsinelli per Sveja, la rassegna stampa su Roma che cambia ogni giorno. Il montaggio è di Angela Gennaro.
Sveja è un progetto di comunicazione indipendente, sostenuto da Periferiacapitale il programma per Roma della Fondazione Charlemagne.
Se vuoi dare un contributo a Sveja e ai suoi progetti di comunicazione indipendente puoi farlo tramite il nostro IBAN: IT19N0501803200000020000064
Musiche
Claudia del fomento per Lucha y Siesta
Komiku – Action Fight
Komiku – Final Fight
Foto di copertina del podcast: 8 marzo, di Lorenzo Boffa
In foto: L’assemblea di Non una di meno a Lucha y Siesta, Roma